Con molto giubilo da parte della Lega, è stato “sconfitto” dal vicepresidente È aumentato. Sono infatti 41 i deputati della maggioranza assenti perché in quarantena fiduciaria, dopo che ieri si sono registrati due casi positivi di Covid e l’avvio delle misure di sicurezza con l’implementazione di tamponi e autoisolamento. Il Consiglio dei ministri, previsto per la convocazione di oggi alle 20:30, sarà rinviato a domani.
Ora gioca …
Nessun problema politico per Roberto Giachetti L’Italia è viva ma “solo sporca”. Non è della stessa opinione Francesco Lollobrigida Chi attacca il fidyah: “Alla maggioranza mancano 100 voti. Non possono garantire il quorum”. è essere Matteo Salvini “La maggioranza è un disastro, litigiosa e assente, anche quando si tratta di virus”, commenta. La sessione in sala è stata sospesa e il capogruppo è stato convocato. I capi dei gruppi di maggioranza hanno convocato i membri del Parlamento, alcuni dei quali erano in missione, e sono stati quindi scusati per l’assenza. Una volta ripresa la sessione, il quorum è stato nuovamente perso per otto voti. Rosato ha rinviato a domani mattina, sul primo punto all’ordine del giorno, la votazione sulle due deliberazioni.
Durante la discussione in classe, Vittorio junior È precipitato in un tormento crudele, descrivendo il confinamento del riavvicinamento come una “soluzione fascista”.
Ora gioca …
Cabinet scivola
La riunione di gabinetto, prevista per oggi, sarà rinviata alle 20:30 a domani. E ‘arrivata la decisione di rinviare a domani mattina il voto sulla decisione del ministro Speranza alla Camera (per mancanza del numero legale dei rappresentanti al momento delle due votazioni odierne). L’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri della legge anti-Covid del DCPM e la successiva firma del presidente Giuseppe Conte è infatti subordinata alla conclusione del dibattito parlamentare sul decreto, che si concluderà di fatto domani mattina in aula.
Un rapido sguardo al nuovo dpcm
La conferma di tutte le misure di controllo delle infezioni finora previste, l’introduzione dell’impegno di mascherine esterne, la proroga dello stato di emergenza fino al 31 gennaio e l’assenza di nuove pressioni sull’edificio sono i cardini del provvedimento che dovrebbe durare 30 giorni. Oggi è previsto anche un nuovo confronto con le autorità locali sulle procedure. Il gabinetto si riunirà stasera per gli ultimi ritocchi della clausola, che domani sera sarà firmata dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, secondo quanto confermato dal ministro della Salute. Anche il presidente del Consiglio, in un discorso a Confccoperative, ha ribadito l’importanza di tenere alta la guardia: “L’Italia è diventata un simbolo di resistenza nel mondo, ma deve restare la massima attenzione”. Ha sollecitato l’intervento di Conte in aula del centrodestra, in cui ha presentato una delibera in cui si chiede “un dibattito parlamentare ampio e approfondito – alla presenza del presidente del Consiglio – sulle effettive esigenze di se stesso e le ragioni di una possibile proroga” di un’emergenza.
Ripeti / conta
La speranza continua
“L’Italia, insieme alla Germania, è il Paese dell’Unione Europea che meglio coglie la seconda ondata, ma non dobbiamo farci illusioni”. Inizia così la Camera della Speranza spiegando il nuovo dpcm che contiene nuove restrizioni per affrontare il Coronavirus. Il ministro sottolinea anche la necessità di un più stretto coordinamento tra Stato e regioni, perché “la novità oggi è che non c’è più una dinamica regionale, con una parte del Paese gravemente colpita e il resto solo marginalmente, ma c’è una crescita ampia e marginale: nessuna regione può sentire Per quanto lontano dal pericolo. ” Alla luce di questi presupposti, prosegue il responsabile della sanità, la valutazione del premier di prorogare lo stato di emergenza fino al 31 gennaio “corrisponde alla situazione in cui si trova il Paese”. Pertanto il dpcm che il governo si appresta ad approvare “valuta l’estensione dell’obbligo delle maschere anche all’aria aperta”.
Confermate anche misure di allontanamento sociale, divieti di raduni – in cui “aumenteranno i livelli di controllo” – e frequenti lavaggi delle mani. “Qui la politica non c’entra. Sinistra e destra non c’entrano – aggiunge Speranza – sarebbe sbagliato dividere. Dobbiamo rimanere uniti di fronte agli indicatori della comunità scientifica. Dobbiamo evitare una dinamica che potrebbe mettere in pericolo il nostro sistema sanitario nazionale. Entro due mesi, siamo passati”. Da 30 casi a ospedale in terapia intensiva a 323. Inoltre, nella prima fase, l’età media dei casi è ormai di 70 anni ed è di 41 anni, anche in questo caso l’andamento non riesce a metterci a nostro agio perché ad agosto era nella media 31 anni.
Per quanto riguarda le scuole, “l’opzione di tenerle aperte è stata la scelta giusta – prosegue il responsabile della sanità – e i primi dati diffusi al momento dal Ministero dell’Istruzione mostrano un basso livello di contagi” e possono essere controllati al momento. “Il vaccino richiede mesi”, che sarebbe “resistenza”. Ma l’Italia fa progressi nel campo delle cure: “Se ne parla meno dei vaccini, ma c’è anche un lavoro importante sulle cure, e anche qui l’Italia è in prima linea”. Poi conclude con l’appello all’unità: “La sicurezza sanitaria è il primo mattone su cui costruire il rilancio dello Stato e la sfida economica, e i prossimi mesi non saranno facili e dobbiamo riprendere lo spirito di società nazionale che ci ha seguito nelle scorse settimane. Difficile, a marzo e aprile, quando l’Italia si è avvicinata”. .
Mattarella: “Contro Covid serve uno sforzo comune e congiunto”
Il capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha sottolineato in un messaggio: “L’epidemia globale comporta costi elevatissimi per le nostre società, e occorre uno sforzo congiunto e un impegno convergente da parte delle istituzioni, delle imprese e di tutte le componenti sociali”. Inviato a un convegno sul Made in Italy organizzato da Sole24Ore e Financial Times. “Occorre realizzare un progetto – ha proseguito il Presidente della Repubblica – il più congiunto possibile, orientato allo sviluppo sostenibile dal punto di vista ambientale, economico e sociale”.
Azioni dettagliate: maschere esterne confermate
Il governo accetta le richieste della maggior parte dei governatori e non ignora l’enfasi sul rispetto delle maschere esterne e l’imposizione di multe massime per i trasgressori.
Nessuna chiusura anticipata di bar e ristoranti
Non esiste un “coprifuoco” che prevede orari di apertura ridotti per gli edifici. Ma la bozza del documento mostra la possibilità di chiusure “selettive” di settori – compresi bar e ristoranti – e nuove misure di allontanamento sociale in caso di “scenario negativo” sul contagio.
Stop alle Regioni su regole e controlli meno restrittivi
La premessa rimane statica sul blocco dei territori per adottare regole di controllo delle infezioni meno restrittive di quelle imposte dal governo e spingere per maggiori controlli di polizia, e possibilmente anche con il supporto dei militari. L’idea di multe più severe è ancora sul tavolo.
Ripeti / conta
Una soluzione soft per impianti sportivi
Il dibattito è ancora aperto con le province sulla quota di presenza negli impianti sportivi. Il movimento “soft” degli arbitri domina lo stesso CTS, e il presidente della Conferenza di Distretto, Stefano Bonacini, si dice fiducioso di una “soluzione ponderata sul tema della capienza” negli impianti sportivi, nei teatri e nei luoghi degli eventi. L’idea del presidente pugliese Emiliano è quella di andare oltre il numero assoluto di presenze (finora il massimo è mille all’aperto e duecento al chiuso) e invece di “tornare a una percentuale”, ipotizzando circa il 10% della capienza delle singole strutture. L’80% massimo dei passeggeri ammessi sugli autobus al momento è invariato – conferma il ministro dei Trasporti de Michel.
Dal coro, il governatore della Campania, Vincenzo de Luca, che, dopo essere stato tra i primi a imporre un obbligo di maschera esterna in Regione, ha annunciato un’altra ordinanza restrittiva per bar, gelaterie, pasticcerie e esercizi simili: dovranno essere chiusi immediatamente fino al 20 ottobre dalle 23.00 alle 6 Mattina il giorno successivo.
È stato riattivato il Comitato Esecutivo della Protezione Civile
Da nord a sud, ancora una volta i costi dell’aumento degli infortuni sono gli ospedali: secondo l’ultimo bollettino nelle ultime 24 ore, sono state registrate 16 vittime e 2.257 nuovi risultati positivi (ieri erano 2.578), con solo 60.241 test. Anche per questo la Protezione Civile ha rilanciato il Comitato Operativo, lo stesso che ha gestito i primi mesi dell’emergenza Covid. Nel primo incontro, che prevedeva uno screening con i distretti per verificare l’impatto su servizi igienico-sanitari e approvvigionamento di materiali, non sono state individuate criticità specifiche. Ma la task force tornerà ora a riunirsi con regolarità: sono segnali di una riorganizzazione che vede il Paese riprendere le armi contro la seconda avanzata del Covid. Il virus ha attraversato le classi anche alla Consulta: l’udienza pubblica della Corte costituzionale, già prevista per domani con un attesissimo caso sulle unioni civili all’ordine del giorno, è stata rinviata a un nuovo ruolo dopo aver confermato quattro casi di contagio.